Se possiede una seconda casa oppure una casa di vacanza che affitta o ha intenzione di affittare, questa può essere una buona opzione ai fini fiscali. È bene sapere che Lei – in generale – deve pagare le tasse sul valore (d’acquisto) della sua casa. Se l’abitazione si trova all’estero, dovrà considerare le regole locali sulla tassazione. Dal momento che le regole fiscali variano spesso, che vengono effettuati sempre più controlli e che i vari paesi si scambiano informazioni, Le consigliamo di rivolgersi ad un consulente fiscale del posto prima di affittare la Sua casa.
Tasse sui ricavi dell’affitto
In molti paesi le tasse locali sono calcolate sul reddito generato dall’affitto di una casa di vacanza. Questo può essere obbligatorio in tutto il paese, a livello regionale o addirittura locale, in base a dove si trova la casa. È rilevante anche il luogo in cui Lei risiede. In paesi come ad esempio l’Olanda, non si pagano tasse sul reddito derivante dall’affitto.
Affitto della casa vacanza e tasse
Tuttavia, se il proprietario è titolare di altre attività, come l’offerta di visite guidate per la città o il trasporto di turisti, queste verranno tassate. In altri paesi troverà una tassazione diversa per questo genere di attività. Non dovrà versare tasse per l’affitto della Sua casa. Le consigliamo di rivolgersi ad un commercialista per capire come funzionano le imposte sugli affitti. Le rammentiamo che un approccio professionale agli obblighi fiscali renderà più facile affittare la Sua casa e beneficiare di eventuali agevolazioni fiscali.
Resti aggiornato/a sui regolamenti in materia fiscale
L’importo che deve pagare ogni anno varia di paese in paese e di regione in regione, e l’ammontare delle tasse cambia molto frequentemente. Di conseguenza è difficile prevedere in modo certo e preciso il totale delle tasse che dovrà versare. Fino ad ora, in Francia e Spagna è previsto il 25%-30% di tasse, mentre in altri paesi si arriva anche a superare il 50%. Attenzione: questo valore percentuale può aumentare o diminuire annualmente, perciò è importante che lei sia ben informato su tutti i cambiamenti.
Giorni con possibilità di affitto esentasse
Anche conoscere il numero di giorni all’anno in cui la casa può essere resa disponibile per gli affitti è un dettaglio al quale bisogna prestare attenzione. Ogni paese prevede un numero massimo di giorni in cui il proprietario non ha l’obbligo di dichiarare gli affitti. Dopodiché ha l’obbligo di dichiararli. Questo vale anche se la casa viene pubblicizzata su una piattaforma dedicata, perché l’attività è vista come “affitto commerciale”, e in molte zone questo significa dover pagare una certa percentuale. Nella maggior parte dei paesi viene fatta una distinzione tra “affitti temporanei/occasionali” e “commerciali/a lungo termine”
Se Lei supera il numero massimo di giorni, dovrà pagare (più) tasse. Il vantaggio di essere considerato come un imprenditore è che fino ad una certa soglia, potrà avere dei guadagni esentasse e detrarre alcune imposte dalla dichiarazione dei redditi.
Licenza per affitto di case vacanza
In molti paesi, oggi, per affittare la seconda casa è richiesta una licenza di affitto, nota anche come “licenza turistica”. In alcune zone della Spagna, per esempio, le norme sulle licenze sono particolarmente rigide, per cui rischia una multa salata se non ne è in possesso. Per lo stato, la licenza turistica è un importante strumento per regolamentare l’affitto di case vacanza e garantire agli ospiti la qualità delle strutture in cui vengono accolti.
Detrazione delle tasse
In molti paesi Lei ha il diritto di detrarre alcune tasse specifiche dalla dichiarazione dei redditi. Per poterle detrarre, Lei dev’essere in grado di dimostrare che la Sua seconda casa ha lo scopo di generare reddito. In questo modo, Lei viene considerato/a come imprenditore, ed è soggetto a regolamentazioni diverse. Il modo più semplice per dimostrare che Lei ha intenzione di guadagnare tramite la Sua casa vacanza non è usarla per sé, ma renderla totalmente affittabile. Per esempio, può specificare nel contratto di acquisto che per un determinato numero di anni Lei rinuncia all’uso personale ed esclusivo della casa. Dovrà anche indicare il guadagno che si aspetta per il futuro dall’affitto della casa. Le autorità fiscali o lo Stato vorranno verificare che Lei abbia previsto che le entrate superino le spese.
Se sta pensando di usare privatamente la casa, può comunque essere visto come un imprenditore se ha dei guadagni. Potrà detrarre alcune spese e l’IVA dalla dichiarazione dei redditi. Avere la qualifica di imprenditore farà per Lei una grande differenza, perché potrà godere di diversi sgravi fiscali.
Tassa di soggiorno
In quanto proprietario di casa, Lei dovrà ricordare che il governo locale/regionale le impone di versare tasse locali, ovvero le tasse di soggiorno, per le persone che ospita. Dovrà comunicare in anticipo ad ogni ospite l’ammontare preciso della tassa di soggiorno applicata nella sua zona.
A tal proposito, Lei ha la possibilità di segnalare a Belvilla che la tassa di soggiorno verrà recuperata da Lei e pagata in anticipo. Questo evita problemi con i pagamenti in loco ed evita sorprese per gli ospiti. Diversi sondaggi hanno rilevato che gli ospiti preferiscono pagare tutto in anticipo per mantenere sereno lo spirito vacanziero. Il pagamento di una cauzione e di costi aggiuntivi in loco crea malumore.
Dichiarazione dei redditi
In base al paese in cui risiede e al luogo in cui è situata la Sua casa, avrà l’obbligo di dichiarare le sue entrate. Devono essere incluse anche le entrate aggiuntive, come la tassa di soggiorno, la cauzione e le spese di pulizia finale. Belvilla sta ricevendo da parte dei governi locali sempre più richieste – obbligatorie – di dichiarazione dei redditi per ogni casa di vacanza. In Francia e in Italia questo fa parte delle regolamentazioni nazionali. Prevediamo che questo ciò sarà presto valido in tutti i paesi.
Avvertenza
Tramite questo articolo Belvilla / OYO Homes vuole informare il lettore su alcune regolamentazioni e leggi generali che riguardano le tasse e l’affitto di case vacanza o seconde case. Poiché le norme e le leggi sono in costante cambiamento e possono variare di zona in zona, Belvilla / OYO Homes non può essere ritenuta responsabile per l’incompletezza o mancata precisione del contenuto di questo articolo.
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